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view of the stage - Felsenreitschule | © Andreas Kolarik Mostra galleria

Felsenreitschule

La Felsenreitschule – lett. “Scuola d’equitazione della roccia” – è costruita nelle rocce del monte Mönchsberg ed affascina per il suo palcoscenico e le arcate scavate nella roccia. Può ospitare fino a 1.437 spettatori ed è una delle sale da concerto più importanti di Salisburgo.


L’origine della Felsenreitschule

Nella prima metà del Seicento venne estratto il conglomerato ai piedi del Mönchsberg per la costruzione del Duomo. Nel 1633 poi, venne realizzata esattamente in questo luogo la Felsenreitschule, secondo i progetti dell’architetto del barocco Johann Bernhard Fischer von Erlach.

La Felsenreitschule come sala da concerto

Nel 1926 la Felsenreitschule ospitò per la prima volta una manifestazione del Festival di Salisburgo sotto Max Reinhardt. Sette anni più tardi questo palcoscenico straordinario venne allestito come “Città di Faust” da Clemens Holzmeister, divenendo una pietra miliare nella storia delle scenografie teatrali. Nel 1948 Herbert von Karajan trasformò per la prima volta la Felsenreitschule in un palcoscenico per un’opera lirica, in occasione della rappresentazione dell’"Orfeo ed Euridice" di Gluck.

L’auditorio diviene un palcoscenico

Nei primi anni il pubblico era ospitato nelle 96 arcate disposte su tre piani. Alla fine degli Anni Sessanta la Felsenreitschule subì una notevolmente trasformazione secondo i progetti dell’architetto Clemens Holzmeister: vi si aggiunse un palcoscenico sottostante ed una fossa per l’orchestra, un tetto mobile contro la pioggia ed anche un auditorio con logge e rampe. Gli spettatori si trasferirono quindi nel nuovo spazio adibito al pubblico e le arcate divennero parte del palcoscenico.

La Felsenreitschule come scenario da film

La Felsenreitschule è un luogo da non perdere per gli appassionati del famoso campione d’incassi hollywoodiano “The Sound of Music”. Sul palcoscenico ricco di storia Maria, il capitano e i bambini parteciparono ad un concorso musicale esibendosi con le loro canzoni popolari. Successivamente fuggono in Svizzera a causa delle persecuzioni dei nazisti.


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