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Großer Saal im Großen Festspielhaus | © Luigi Caputo

Sul Festival di Salisburgo

Grandi nomi per un festival straordinario. La storia del Festival di Salisburgo è strettamente legata a nomi celebri, come Max Reinhardt, Hugo von Hofmannsthal e Herbert von Karajan.

Le origini del Festival di Salisburgo

L’idea di fondare il Festival di Salisburgo è nata verso la fine della prima guerra mondiale nell’intento di proseguire la tradizione secolare del teatro di prosa. A promuoverla furono personaggi eminenti, primi fra tutti il regista Max Reinhardt, lo scrittore Hugo von Hofmannsthal e il compositore Richard Strauss. L’inizio storico del Festival avviene il 22 agosto del 1920 con la rappresentazione dello “Jedermann” (“Ognuno”) nella piazza del Duomo. Ben presto il programma venne completato da concerti ed opere liriche.

Uno dei maggiori festival musicali del mondo

Oggigiorno è uno dei festival più prestigiosi del mondo ma in passato ha vissuto anche tempi difficili. Soprattutto durante la seconda guerra mondiale il suo futuro sembrava più che incerto. Nel dopoguerra si riuscì al tornare presto alla normalità grazie all’impegno dei direttori, tanto da trasformarlo in un evento della durata di varie settimane.

Gli artefici del Festival di Salisburgo

Fra questi ne spicca uno in particolare: Herbert von Karajan. Riuscì a dare un’impronta fuori del comune al Festival di Salisburgo, sin dalla sua nomina come direttore fino alla sua morte avvenuta nel 1989: grazie a lui il festival divenne una manifestazione internazionale, a cui si aggiunsero la costruzione del Grande Teatro del Festival e la fondazione del Festival di Pasqua. Lasciò una grande eredità, non sempre facile da gestire per i suoi successori, fra cui Gerard Mortier, Peter Ruzicka e Alexander Pereira.

L’incontro fra la tradizione e la modernità

Il Festival di Salisburgo ha una lunga storia alle spalle – al contempo è ben radicato nel presente. Pur essendo incentrato su Mozart e Strauss e sul rispetto per la tradizione, si è voluto ampliare il repertorio includendo anche le opere più recenti, attirando un pubblico completamente nuovo. Il Festival di Salisburgo si sta trasformando in una manifestazione “per ognuno”!

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